Verso Cagliari-Napoli: fermate Diawara

Da quando ha preso il posto di Jorginho il Napoli ha una marcia in più

Andrea Matacena
09/12/2016
Gli Avversari
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Ecco perché il Napoli lo voleva a tutti i costi. Ecco perché in estate il presidente De Laurentiis non ha esitato a sborsare la cifra di 15 milioni, per accaparrarsi un giovane talento del 1997.

Amadou Diawara quei milioni li vale tutti. E fra qualche anno sicuramente né varrà molti di più.

Il giocatore ex Bologna in questo momento è uno dei tanti protagonisti in un Napoli fatto di stelle. E si sta ritagliando uno spazio non indifferente, a scapito di Jorginho (“titolarissimo” lo scorso anno e nel giro della nazionale italiana). Già, perché è dalla partita di Crotone che Sarri gli ha affidato le chiavi del centrocampo azzurro. E da quel momento Diawara è diventato un leader, punto fermo di un Napoli che “casualmente” è tornato a ridosso della Champions, esprimendo un calcio spettacolare, uno dei più belli degli ultimi anni,

Con il Benfica (nella sfida che è valsa la qualificazione agli ottavi di Champions), Diawara è stato il giocatore che ha effettuato più passaggi e al contempo più recuperi. Oltre al grande lavoro di pressing in fase di non possesso, è tra i più bravi in serie A a far ripartire l’azione. Sempre in modo rapido.

Con lui davanti alla difesa, i vari Hamsik, Zielinski, Allan vanno a nozze. Attaccano la profondità come pochi interni sanno fare nel campionato italiano e danno l’impressione di coprire ogni spazio del centrocampo. Facilita il lavoro dei suoi compagni, detta i tempi e si fa trovare sempre sul posto giusto al momento giusto.

Il Napoli di Callejon, Mertens, Hamsik, Insigne sta girando soprattutto grazie a Diawara. Rastelli farebbe bene a mettergli davanti (almeno) due giocatori. Forse, in questo modo, non girando il centrocampo, il Napoli potrebbe andare in difficoltà.
 

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