Capozucca: "Contro il Napoli gara speciale, Joao Pedro fondamentale. Il mio futuro? Vedremo"

"Murru è cresciuto molto, non si può mettere in discussione: rabbrividisco quando leggo che è un flop. Non merita certe critiche"

Marco Deiana
06/12/2016
Interviste
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Intervenuto nella trasmissione ‘Cagliari in Diretta’ su Radiolina, il direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca ha parlato della situazione della squadra sarda, di mercato, del suo futuro e tanto altro.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Quando subisci un gol al 94’ c’è un po’ di rammarico. Nel secondo tempo il Pescara ha attaccato, anche se non ha prodotto molto in fase offensiva. Ci tenevamo a fare risultato. È comunque un buon risultato. Firmare prima per un pareggio? Assolutamente no. Volevamo andare a Pescara per vincere e dare una bella botta a questo campionato. Se si vinceva il 60% dell’obiettivo era raggiunto”

“Dopo l’espulsione di Di Gennaro abbiamo sofferto l’inferiorità numerica. Diciamo che è stata un po’ affrettata. Tutti i giornali nazionali hanno condannato la seconda ammonizione. Noi siamo quelli, insieme alla Juventus, che abbiamo subito più torti”.

“Cagliari-Napoli è importante per i tifosi perché c’è una rivalità storica. Il pubblico si aspetta una prestazione importante. In casa abbiamo sempre dato quel qualcosa in più. Qualche straniero, come Bruno Alves, forse non sa che il Napoli è qualcosa di diverso. I partenopei giocano il miglior calcio in Italia”

“Abbiamo bisogno di un buon centrocampista? Noi intanto dobbiamo recuperare un giocatore importante: uno il pubblico di Cagliari praticamente non lo conosce e si tratta di Ionita, e l’altro è Joao Pedro che è il giocatore che può rompere gli equilibri. Il brasiliano vuole tornare prima di Natale, anche Ionita mi chiama due-tre volte al giorno per esserci l’8 gennaio contro il Milan. Joao oggi si è allenato per la prima volta con la squadra, non ha forzato, non ha effettuato contrasti. Con il Sassuolo in casa prima di Natale potrebbe tornare a disposizione del mister”.

“Di Gennaro via a gennaio? Il discorso del contratto non ha nulla a che vedere con la sua eventuale cessione. Il fatto che sia in scadenza non ha nessun significato. Vedremo. Per me è un giocatore dalle indubbie qualità tecniche, in Serie A ci può stare. È un giocatore particolare dal punto di vista caratteriale, ha bisogno di sentire la fiducia del contorno e dell’ambiente e subisce molto gli umori della piazza. Nonostante l’età dovrebbe fregarsene e andare in campo sereno. È tra i quattro-cinque giocatori più richiesto per autografi, foto e maglie. Ha una debolezza mentale ed è uno dei suoi limiti che non gli hanno permesso di consacrarsi fino ad ora. Valdifiori? Se devo scegliere, prendo Di Gennaro!”

“Nicola Murru? Quest’anno ha avuto una maturazione importante. Prima dell’infortunio ha avuto un rendimento medio-alto. Non ha un’alternativa? È vero, non c’è un mancino in quel ruolo come sua riserva. Abbiamo scelto Bittante perché può ricoprire i due ruoli, sia a destra che a sinistra. Quando leggo nelle classifiche del flop di Serie A Nicola Murru, io rabbrividisco. Io i miei giocatori, da direttore sportivo, li difenderò fino alla morte. Le sue condizioni? Sta recuperando, anche lui penso sarà recuperato per la sfida contro il Sassuolo”.

“Noi abbiamo un obiettivo, mantenere la categoria e dobbiamo riuscirci. Poi la posizione finale sarà quella meritata. La Coppa Italia è snobbata? Secondo me deve iniziare molto prima. Si potrebbe fare con due turni d’anticipo. Le squadre “inferiori” devono giocare in casa. Solo così si possono riempire gli stadi”.

“Il rinnovo di Rastelli? Il presidente è una persona molto attenta e valuta sul campo. Secondo me vuol vedere quando il Cagliari è tranquillo. La scorsa stagione il mio rinnovo era legato alla vittoria del campionato, quest'anno è diverso e spero di raggiungerlo. I giocatori vanno e vengono, i ds vanno e basta"

“Io adoro due giocatori: uno è Joao Pedro che nessuno voleva più dopo la retrocessione in Serie B e l’altro è Sau che è sempre stato il mio pallino. A Genova abbiamo tentato più volte di prenderlo, neanche lui sa le qualità che ha. Io lo considero al pari di Giuseppe Rossi e Antonio Di Natale. Potrebbe stare benissimo in squadre come Inter e Milan”.

“Il mio mestiere dice che devo sempre valutare e pensare a qualche rinforzo. Ho qualche idea. Ho la fortuna di avere un presidente giovane e ambizioso che ascolta e valuta. Il caso Mati Fernandez? È un argomento che non mi interessa più. Abbiamo Tachtsidis".

"Abbiamo rinunciato troppo presto a Cossu? Abbiamo deciso di puntare su Joao Pedro, si poteva creare un dualismo con il brasiliano. Ci ho anche parlato, per capire se poteva fare da guida. Alla fine sono contento sia ancora nella famiglia rossoblù avendo firmato per l'Olbia"

"Difetto e pregio di Rastelli? Il pregio è che è una persona leale. Difetto? Quando vince non è mai severo con la squadra, ma è giusto che sia così. È il primo anno che allena in Serie A e può solo crescere".

"Un'altra punta? No! È il reparto migliore. Non vedo proprio la necessità di intervenire sull'attacco. Intervenire in difesa? Sì, giusto!"

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