"Ho visto i miei compagni giocare col cuore, per esempio anche uno come Barella, che non è un lottatore, rientrava per dare una mano", racconta Bruno Alves alla Gazzetta dello Sport in riferimento alla partita contro l’Udinese.
"A Cagliari sto vivendo un’esperienza che mi mancava, preziosa per questo. Il campionato di Serie A? Difficile, competitivo, di alto livello, quanto a tattica, strategia, organizzazione".
Su Rastelli
"Sto imparando anche da lui: nuovi concetti, nuovi dettagli. La mia partita migliore? A San Siro contro l’Inter. Lento sul campo? Non si può avere tutto, altrimenti giocherei nel Real. Un difensore lento davanti ad un attaccante veloce deve studiarlo e in campo pensare prima di lui. Propensione offensiva? Mi piace andare avanti, partecipare all’azione offensiva, ho segnato pure contro la Lettonia. Il calcio non è mai qualcosa di statico".
A Cagliari per fare qualcosa di importante
"Voglio lasciare il segno in questa squadra, ne riparliamo più avanti".