Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Tra punti di rottura e di certezze: Cagliari, il vento cambia rotta

L'analisi del match contro il Frosinone

Condividi su:

Punti di rottura. Di legamenti crociati, di meccanismi, di certezze. Nell’esatto momento in cui il ginocchio di Castro ha fatto crac, il vento ha cambiato rotta, iniziando a soffiare furiosamente contro il Cagliari, annebbiando il cielo rossoblù di nuvole e paure e impolverando gli ingranaggi che sembravano finalmente procedere.Il Pata rappresentava la discontinuità rispetto alla squadra da siesta pomeridiana delle passate stagioni, e non solo in quanto pezzo pregiato della campagna estiva. L’argentino era esattamente ciò che mancava, il giocatore in grado di spezzare gli equilibri col suo dinamismo, la sua corsa mai banale unita ad una sostanziosa qualità: un unicum o quasi.

Ieri i sardi hanno iniziato a sentire nelle vene il vero sapore della crisi d’astinenza da Castro. Maran ha provato a mischiare le carte, inserendo Sau e creando una intercambiabilità costante con Joao Pedro, trasformando il rombo, di fatto, in albero di Natale. Il fatto è che il lavoro di raccordo del Pata non è manco paragonabile a quello di un Sau o di un Joao Pedro, che spesso si impigrivano in fase di non possesso. Il risultato, scontato, è stato quello di un Frosinone spesso e volentieri in superiorità numerica a centrocampo, con conseguenze evidenti in occasione del gol del vantaggio.

A ciò si aggiunge una difficoltà nel tornare a casa di Pattolino, ancora perso nel pellegrinaggio alla ricerca di se stesso: anche in fase offensiva l’attaccante tonarese ha offerto poco e nulla. Il dato si è reso palese ed imbarazzante all’ingresso in campo di Farias, che probabilmente ieri ha messo la freccia e sorpassato Sau nelle gerarchie. Diego sarà pure tanto bistrattato, ma è senza discussione uno in grado di dare qualità alla squadra. E alla fine il Cagliari l’ha riacciuffata così, alzando il tasso tecnico, velocizzando la manovra e aggirando il Frosinone dalle fasce: i ciociari si son preoccupati di disinnescare Pavoletti e alla fine il golletto lo ha fatto il diciassette. Un gol che vale solo un punto, vero, ma che potrebbe valerne parecchi di più in ottica futura: mai come oggi i sardi hanno bisogno di un Farias determinante, e la rete potrebbe esser stata una iniezione di fiducia non da poco.

Ora fare punti sarà ancora più dura, perché inizia un tour de force non da barzelletta, con le due romane e il Napoli. Si parte il prossimo weekend con la Roma, dove a mancare sarà pure Barella. Il rosso è un peccato di gioventù che si può perdonare, ma pur sempre un peccato. Sicuramente chi dice sia colpa della nazionale pensa troppo e troppo male, la verve agonistica ha sempre fatto parte del suo gioco e se a volte non eccedesse sarebbe già Verratti. Ci arriverà, questo sì, ma tempo al tempo.

Condividi su:

Seguici su Facebook