Mai mollare. Mai. E' il monito che Franco Selvaggi, che ha Cagliari nel cuore, lancia ai sardi oggi tramite Tuttomercatoweb.com.

"Non è già retrocesso, può ancora giocarsela. La situazione è critica, ma Zeman è il tecnico delle sorprese e delle imprese impossibili. Non sono consentiti passi falsi, mi spiace perché sono legatissimo a quella maglia ed a quella città; seguo sempre il Cagliari, mi è nel cuore e sento anche la difficoltà di club, tecnico e squadra in questo periodo".

Perché, allora, questa crisi?

"Quando vendi i pezzi migliori, devi aspettarti una situazione difficile. Astori, Nainggolan, Ibarbo: li vendi bene, è vero, ma con questi non saresti retrocesso".

Non è retrocesso, diceva.

"Deve fare come la Lazio: nel giro di poche giornate, ha rimontato e staccato il Napoli. Non deve mollare, fino alla fine; abbandonarsi a sè stessi, rinunciare, non deve essere una filosofia. Noi ci salvammo, retrocessero Milan e Bologna: eravamo messi male ma con orgoglio e volontà riuscimmo a salvarci, con un'impresa disperata. Era il Milan di Baresi, Tassotti, noi giocammo con dei ragazzi della Primavera...".

Sembra però che questo fuoco dentro manchi, adesso.

"Non escludo niente, dopo la nostra esperienza. E per noi fu come vincere uno Scudetto, visto che con dei ragazzi riuscimmo a mandar giù un grande Milan".