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Pellegrini: "Volevo solo il Cagliari, possiamo fare grandi cose"

"Qui trovo una famiglia, non mi sento di passaggio"

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Luca Pellegrini è nuovamente un calciatore del Cagliari. Arriva - questa volta - dalla Juventus, sempre con la formula del prestito come a gennaio quando fu la Roma a cederlo ai rossoblù per sei mesi.

Alle 18:00 la conferenza stampa di presentazione, che seguiremo dalla Sardegna Arena grazie ai nostri inviati Alexandra Atzori e Michelangelo Corrias.

Amici sportivi, buon pomeriggio. Tra pochissimo la conferenza stampa di Luca Pellegrini.

Il calciatore è già arrivato alla Sadegna Arena, tra poco si comincia, dovrebbe essere accompagnato da Alessandro Agostini, ex indimenticato terzino sinistro del Cagliari, ora vice di Canzi nella Primavera.

Pochi minuti e si comincia, Pellegrini e poi atteso alle 19:00 allo Store del Largo Carlo Felice per incontrare i tifosi.

Intanto, arriva notizia dell'ormai prossima cessione di Santiago Colombatto al Saint-Truiden (Prima Divisione belga).

Intanto, qui alla Sardegna Arena, crediamo non manchi molto per poter cominciare.

Ecco Pellegrini, si comincia.

Ecco le sue dichiarazioni

"Tornare qua mi ha fatto un bellissimo effetto, appena ho saputo che il Cagliari mi rivoleva sono stato felice perché qua ho trovato una famiglia. La parentesi con la Juve mi ha lasciato cose positive perché sono stato vicino a grandi campioni che mi hanno lasciato un grande bagaglio.

Quando sono passato alla Juve sapevamo entrambi che la cosa migliore per me sarebbe stata continuare a giocare e non c'è piazza migliore di Cagliari.

Come ho già detto a gennaio, se il mister mi chiedesse di giocare in porta, lo farei, quindi sono a disposizione. Al Cagliari avevo altre alternative, ma volevo solo il Cagliari.

Quando sono andato via ho pensato che ci sarebbe potuta essere la possibilità di tornare e mi è dispiaciuto non poter salutare i tifosi, visto che la mia ultima gara è stata a Marassi. Avevo fatto un post in cui dicevo che non era un addio, ma un arrivederci... Come se me lo sentissi.

Domenica ho visto la gara di Coppa, ci sono stati tanti nuovi arrivi ma conosco solo Radja e anche se gli altri li conoscevo solo di nome, mi servirà tempo per viverli giorno per giorno. La cosa che mi ha colpito di più è stato vedere la squadra giocare con la stessa mentalità dell'anno scorso pur con così tanti nuovi giocatori. Tutti, tifosi e altre società, si stanno rendendo conto che il Cagliari può fare grandi cose.

Radja l'avevo sentito sia quando sono venuto qua la prima volta, che in questi giorni e mi ha detto le cose che mi aveva detto allora. Non mi sarei mai aspettato di ritrovarlo qua ma questo dimostra che il Cagliari sta facendo davvero qualcosa di importante.

Il mio approccio non cambia, io sono sempre così e lo rimarrò a prescindere da quello che farò. Alla Juve mi hanno insegnato anche questo, che la professionalità viene prima di tutto. Torno in un posto che conosco già, ma la professionalità è la prima cosa.

Il mio obiettivo è mettermi a disposizione il prima possibile ma le scelte non le faccio io. Stiamo lavorando tutti per rendere al meglio ma non so se scenderò in campo. Sicuramente il mister farà le scelte migliori. Io sto bene.

Io qui non mi sento di passaggio, già l'ho detto a gennaio, e credo di averlo dimostrato. I tifosi mi hanno sempre dato tanto e credo che per loro, vedermi uscire ogni volta distrutto dal campo, può essere una soddisfazione perché vuol dire che hai dato tutto.

Io non sono cambiato, forse è cambiata solo la mia età, ho solo sette mesi in più. Sicuramente il percorso che ho fatto qui mi ha cambiato e mi ha fatto più uomo, sono andato via come ragazzo più maturo e il mio bagaglio personale è aumentato tanto".

Agostini

"Io all'età di Luca non ero così bravo e sono convinto che sia molto bravo nel suo ruolo, ha grande corsa e tecnica e credo sia uno dei prospetti italiani più importanti.

L'essere legato alla maglia è un aspetto fondamentale, lo eravamo noi a nostro tempo e ora cerchiamo di trasmetterlo a chi indossa questa maglia.

Secondo me questo è uno dei Cagliari più forti degli ultimi dieci anni. La società ha fatto un grande sforzo e i tifosi meritano qualcosa di importante. Sono molto felice di questo.

Se Luca vuole può prendere la mia maglia, ma forse è un numero che non piace... Quando sono arrivato io non avevo potuto scegliere, ma se lui lo vuole...".

 

 

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