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Chi fa filtro a centrocampo?

La linea mediana rossoblù sotto la lente d'ingrandimento

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Uno schermo davanti alla difesa: questo è l’elemento che manca al Cagliari delle prime giornate di campionato. A Torino, contro la Juventus, la linea mediana non è riuscita in alcuna occasione a fare il cosiddetto “filtro”, consentendo agli avversari di incunearsi nella difesa rossoblù e fare un vero e proprio tiro al bersaglio verso la porta di Storari.

Se, però, si tralascia l’imbarazzante serata allo Stadium, anche le precedenti uscite hanno offerto problematiche simili, fatta eccezione per la parentesi felice contro l’Atalanta.

Di Gennaro in cabina di regia non convince: il mancino educato non riesce a mettere a proporre gioco con pochi tocchi, come faceva la scorsa stagione. Inoltre, la scarsa fisicità lo porta ad essere spesso sovrastato dagli avversari. Meglio di lui, almeno dal punto di vista muscolare (ma non certo della rapidità, specie a far ripartire l’azione), il greco Tachtsidis, che nell’ultima uscita al Sant’Elia non ha sfigurato, mostrando ampi margini di miglioramento.

Uscito dai giochi (fino a gennaio) Ionita, Padoin e Isla sono coloro i quali garantiscono dinamismo, con il cileno abile a spingere e l’ex juventino rubapalloni e difensore aggiunto quando si conviene.

Contro i bianconeri Barella è parso troppo “leggero”, riuscendo a trovarsi meglio quando spostato sulla trequarti nella ripresa, in seguito all’uscita di Joao Pedro.

Urge, dunque, trovare una quadratura a centrocampo: per il momento il trio Tachtsidis-Isla-Padoin pare fornire maggiori certezze, con Di Gennaro pronto a subentrare per innalzare il tasso tecnico.

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