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La risposta al presidente: Orgogliosi della nostra "Fiat 500"!

Suonano “stonate” le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Massimo Cellino al quotidiano Sunsport

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Il Cagliari torna da Genova con un pugno di mosche. Non è bastata una prestazione convincente per raccogliere almeno un punto, che sarebbe stato meritato.
Ad accrescere il malumore dei tifosi rossoblù, ci ha pensato il presidente (ancora non si sa per quanto) Massimo Cellino.

Il numero uno rossoblù, fresco di acquisto del 75% del Leeds United, società inglese che milita in Championship, ha rilasciato nella giornata di ieri un’intervista al quotidiano Sunsport.

Non sta nella pelle l’imprenditore sardo, che ha rivelato di sentirsi “come quando ventidue anni fa ho comprato il Cagliari; o come quando mio padre mi comprò la prima bicicletta".

Cellino ha anche sostenuto che, non appena avrà l’ok della Football League, si recherà in banca per acquisire l’Elland Road, impianto che ospita le partite dei ragazzi allenati, salvo nuovi imprevisti del bizzarro presidente, dal manager McDermott.

Tali dichiarazioni rientrano nella consuetudine. Cellino è infatti entusiasta di intraprendere una nuova esperienza, nella quale intende coinvolgere direttamente anche i due figli, Ercole ed Edoardo, i quali hanno conseguito la laurea presso università americane, e conoscono diverse lingue straniere.

È una, invece, la frase che ha stonato e ha spiazzato i tifosi rossoblù: “In Italia stavo conducendo una Fiat 500. Ora ho la chance di guidare una Ferrari”.

È vero, non lo si può negare, che in Inghilterra si riesca a guadagnare maggiormente rispetto all’Italia con una società di calcio: introiti più elevati dai diritti televisivi, oltre a quelli pubblicitari; stadio esaurito tutte le partite (nonostante le squadre militino in categorie inferiori); rendite maggiori dal merchandising. Ma il pensiero di Cellino suona come un’autentica pugnalata al cuore dei tifosi rossoblù.

Perché il Patron, che pure ha consentito alla squadra di rimanere per dieci anni consecutivi in Serie A e con i conti sempre “puliti”, non ha mai investito qualcosa in più nel Cagliari, limitandosi a fare lo stretto necessario?

Perché definisce la squadra della sua terra “Fiat 500”, guardandola (quasi) con disprezzo?

Saranno la politica, o la burocrazia, o il sistema calcio in Italia, ad aver portato Cellino a “sbottare”, pronunciando una simile dichiarazione?

I dubbi sono tanti, e forse irrisolvibili. Prendiamo atto di tali parole, ansiosi di conoscere cosa accadrà il 14 febbraio, data dell’annuncio (così pare, salvo ulteriori colpi di scena) dei nuovi proprietari della Cagliari Calcio.

Una cosa, però, è certa: noi tifosi potremmo anche sognare una Ferrari, ma siamo e sempre resteremo orgogliosi della nostra amata “Fiat 500”.

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