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I conti non tornano

Ripercorriamo la stagione del prodotto del vivaio nerazzurro

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Esprimere un giudizio sulla stagione appena trascorsa da Longo in maglia rossoblù risulta estremamente difficile. Arrivato in Sardegna per sfruttare una nuova occasione dopo quelle non fortunate con la maglia del Verona e del Rayo Vallecano ed Espanyol in Spagna, non ha quasi mai convinto rimanendo ai margini del nuovo progetto.

Raramente utilizzato da Zeman che ha preferito schierare Sau come punta centrale, a l’ex nerazzurro non sono rimasti che pochi spezzoni di partita; Longo ha provato con un mirabile impegno a strappare un minutaggio migliore, ma spesso e volentieri è parso di vedere un giocatore che lottava contro i mulini a vento.

La doppietta in Coppa Italia contro il Modena ha lasciato si intravvedere delle buone doti, ma purtroppo si trattò di un fuoco di paglia, utile ad aumentare i rimpianti di società e tifosi, per quello che uno come Longo avrebbe potuto offrire. Nemmeno i vari ribaltoni in seno alla panchina rossoblù hanno cambiato le sorti dell’attaccante nativo di Valdobbiadene.

Il dato che vede uno zero alla casella goal in un intero campionato stona pesantemente per un ragazzo classe ’92 che è sempre stato presentato come un prospetto dal futuro assicurato. Persino Di Biagio, c.t. dell’Under 21 ha optato per lasciarlo a casa insieme a Murru, altro giovane reduce da un’annata al di sotto delle attese, non concedendogli la vetrina degli Europei di categoria. Nonostante l’annata appena trascorsa, vanta tuttavia sorprendentemente un discreto credito e alcuni ammiratori in serie A, pronti a concedergli un’altra chance.

Un’esperienza in serie B giocando con continuità, non potrebbe altro che fargli bene. Difficile rivederlo con la maglia rossoblù.

Voto alla stagione: 5.

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