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L’uomo dei sogni infranti

Troppi i legni colpiti dal brasiliano nel corso del nuovo anno

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Il nuovo anno gli ha offerto la possibilità di giocare maggiormente, ma gli ha anche negato in gol in troppe occasioni. Joao Pedro, se non fosse stato fermato dai “legni”, si ritroverebbe ora a quota 8 reti. E il Cagliari, con tutta probabilità, con qualche punto in più.

In principio fu il clamoroso incrocio dei pali colpito contro il Sassuolo, ininfluente ai fini del risultato finale in virtù del gol-vittoria di Duje Cop.

Poi arrivò Bergamo: conclusione radente dalla distanza, precisa, osservata dal portiere avversario immobile, che scheggiava il palo e si depositava sul fondo. Se il pallone fosse entrato, i rossoblù avrebbero condotto 1-2, e l’Atalanta difficilmente sarebbe riuscita a reagire.

Arriviamo alla gestione Zeman: contro l’Empoli una splendida marcatura, con un tiro a giro sul quale Sepe nulla poteva fare. Poi, su punizione, altro palo esterno, replicato successivamente da M’Poku. Se alla fine della prima frazione il Cagliari avesse condotto 4-0, nessuno si sarebbe scandalizzato.

Ultimo legno in ordine di tempo sabato sera a Milano: sul risultato di 2-1 in favore dei rossoneri, Joao Pedro ben impattava un pallone suggeritogli dalla destra da Farias e scaricava in porta. La traversa gli negava ancora una volta la gioia del gol. E poco dopo la beffa, con Tagliavento che regalava al Milan il rigore del definitivo 3-1.

I pali e le traverse fanno parte della porta.

È vero, insindacabile e quasi banale da evidenziare, non vi è dubbio. Ma ci auguriamo che la maledizione dei legni possa presto passare: Joao Pedro merita di segnare con continuità.

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