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Tocca a Cigarini

Contro la Fiorentina tornerà il regista rossoblù, uomo fondamentale nello scacchiere di Maran

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Questo Cagliari difficilmente può fare a meno delle geometrie del cervello emiliano.

Il “Professore”, come lo chiamava Cesare Prandelli ai tempi della Primavera del Parma, in questa stagione si è preso prepotentemente le chiavi del centrocampo rossoblù, diventando uno dei fedelissimi di Maran e confermandosi figura imprescindibile per la squadra.

Domenica scorsa la sua assenza è pesata eccome, non solo perché al suo posto Bradaric ha deluso, ma anche perché contro i Felsinei non si è vista un’idea di gioco, bensì una trama molto povera. Troppa confusione lì in mezzo, senza che nessuno dettasse i tempi, con la mediana rossoblù presa in mezzo dai palleggiatori avversari. È venuta a mancare dunque, la qualità del metronomo dei sardi. Il numero 8 è sicuramente tra gli elementi più tecnici dell’organico cagliaritano, e uno come lui nella zona nevralgica del campo serve come il pane.

Nella sfida con la Fiorentina tornerà dopo la squalifica di un turno rimediata in seguito alla gara contro l’Inter. Per contrastare un centrocampo solido e organizzato come quello Viola servirà il miglior Cigarini. Ci vorranno i suoi traccianti, le sue imbucate, la sua mente per far da raccordo tra difesa e attacco e ispirare le giocate dei vari compagni. L’impostazione del gioco passerà attraverso i suoi piedi, ma il regista al tempo stesso dovrà essere bravo nel smarcarsi dalla pressione dei mediani avversari, che in lui vedranno un sicuro punto di riferimento del Cagliari e di conseguenza un facile bersaglio se non riuscisse a liberarsi in fretta della palla.

Tutte cose che il Ciga, grazie al cielo, sa fare benissimo.

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