L’accesso alla Final Four di UEFA Nations League è stato solamente sfiorato e sognato, ma in compenso il processo di crescita ed evoluzione della Nazionale Italiana attuato da Roberto Mancini continua a dare dei segnali soddisfacenti.
Tuttavia, a far riflettere il Ct azzurro è la mancata concretizzazione delle tante occasioni da gol non sfruttate (e lo 0-0 di sabato sera contro il Portogallo è un perfetto esempio della crisi azzurra sotto rete).
In tal senso, l’amichevole di martedì prossimo a Genk contro gli Stati Uniti sarà l’occasione per sperimentare nuove soluzioni offensive che possano tornare utili anche nelle competizioni ufficiali.
La prima scelta di Mancini – già annunciata alla vigilia del match col Portogallo – è stata quella di risparmiare Ciro Immobile (insieme a Chiellini, Florenzi, Verratti e Insigne), che lascia il ritiro azzurro per tornare a disposizione del suo club di appartenenza, ovvero la Lazio.
Con l’attaccante nativo di Torre Annunziata out, si apre un ballottaggio non da poco per Mancini. Centravanti boa oppure una prima punta mobile? Da una parte, il selezionatore azzurro può contare sul cagliaritano Leonardo Pavoletti, dall’altra su Kevin Lasagna.
Sicuramente per l’allenatore un rebus difficile da sciogliere, ma entrambi in ogni caso saranno testati per verificarne l’impatto in azzurro. Poi, però, dal mazzo Mancini può pescare anche la soluzione “green”, che porta allo juventino Moise Kean.
Protagonista nell’Under 21 di Gigi Di Biagio, Kean può rappresentare una nuova scelta nello scacchiere tattico di Mancini in prospettiva futura, per via della sua velocità e della sua tecnica ma anche per la sua versatilità tattica, avendo la possibilità di giocare sia come punta sia come esterno.