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Cagliari, solo uno è il modulo che regala sorrisi

Il 4-3-1-2 ha dimostrato a Firenze di essere lo schema giusto per la via che conduce alla salvezza

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4-3-1-2: il Cagliari ha dimostrato in quel di Firenze che è questo il modulo di gioco con il quale riesce a rendere al massimo.

I rossoblù, una volta abbandonato (definitivamente?) il 3-5-2, col quale avevano conquistato - con Lopez in panchina - appena 7 vittorie su 27 gare, sono parsi, come in occasione della partita casalinga contro la Roma, ordinati e legati tra i reparti e, soprattutto, propositivi.

Uno schema, dunque, che ha cominciato a portare i suoi frutti: Padoin, nel ruolo di mezzala, è sembrato essere a suo agio, essendo di gran lunga il migliore il campo; Lykogiannis e Faragò hanno saputo bilanciare la fase di spinta e quella di contenimento; i due centrali difensivi Ceppitelli e Pisacane hanno guidato il reparto con perizia, senza mai rischiare e francobollando gli attaccanti della Fiorentina; e in avanti, nonostante i troppi errori di Farias, si sono visti finalmente movimento e imprevedibilità, con il gol del solito Pavoletti.

Il tecnico Lopez, anche se tardi, ha compreso l’importanza di quel sistema che più volte applicò da giocatore prima e allenatore poi, portando i sardi alla permanenza in massima serie. E siamo certi che lo proporrà anche domenica prossima, nel cruciale match contro l’Atalanta, nel quale sarà fondamentale scardinare la compatta retroguardia ospite per conquistare la vittoria della tanto agognata salvezza.

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