La lunga squalifica comminata a Joao Pedro, si identifica come una grande occasione, forse l’ultima, per un Farias incapace di restituire un rendimento costante e in linea con le aspettative.

L’attaccante brasiliano, al quarto anno della sua avventura tra le fila della squadra isolana, sta ricalcando fedelmente quanto visto nei campionati precedenti: lampi di classe si alternano a diversi passaggi a vuoto, con la preoccupante costante di una scarsa dose di concretezza nei pressi della porta avversaria.

La vittoria alla vigilia difficilmente pronosticabile di Bergamo e la scelta di Lopez di schierare Farias dal fischio d’inizio, ha consentito di registrare qualche piccolo segnale d’incoraggiamento. L’assist vincente per il raddoppio siglato da Padoin e una brillante volata infranta sul corpo del portiere avversario, sono due episodi che hanno sottolineato quanto le caratteristiche del brasiliano possano essere preziose per l’economia della formazione isolana.

Il tecnico uruguayano dal suo canto, sembra voler utilizzare il metodo “bastone-carota”, con l’intento di venire a capo di un rebus a cui nessuno è riuscito a dare una soluzione duratura.

Il mercato di riparazione alle porte, la permanenza del folletto sudamericano resta in dubbio.

Una permanenza duratura tuttavia, non è un ipotesi sostenibile con convinzione nel lungo periodo; senza un’inversione di tendenza decisa e immediata, Farias potrebbe essere arrivato agli sgoccioli di un’esperienza in maglia rossoblù finora deludente, incapace di valorizzare qualità innegabili.